Secondo le stime più allarmistiche entro il 2048 i nostri mari potrebbero essere vuoti. Se non riduciamo drasticamente i livelli di pesca ed inquinamento attuali, nei prossimi anni molte specie di pesci che siamo abituati a trovare in pescheria potrebbero estinguersi una dopo l’altra.

Tra queste specie, le più vulnerabili sono quelle più grandi per dimensioni. Gli scienziati evidenziano che i pesci di dimensioni maggiori sono più vulnerabili a minacce come la pesca eccessiva, perché crescono più lentamente e quindi trovano maggiori difficoltà a raggiungere l'età in cui possono riprodursi. Non a caso, le specie più a rischio di estinzione sono proprio: lo squalo bianco, lo squalo mako, lo squalo angelo, la verdesca, la cernia, il tonno rosso e il pesce spada.

C’è poi una considerevole differenza di rischio tra le specie che popolano i grandi oceani e le specie che popolano i mari più piccoli, come il nostro Mar Mediterraneo.

Per avere una fotografia più attendibile del rischio di estinzione delle diverse specie ittiche occorre far riferimento alla più autorevole fonte informativa in tale ambito: l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN, International Union for Conservation of Nature).

L’IUCN cura il mantenimento e l'aggiornamento periodico della IUCN “Red List of Threatened Species” o Lista Rossa IUCN delle Specie Minacciate.  Attiva da oltre 50 anni, la Lista Rossa IUCN è il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale. Inizialmente la Lista Rossa IUCN raccoglieva le valutazioni soggettive del livello di rischio di estinzione secondo i principali esperti delle diverse specie. Dal 1994 le valutazioni sono basate su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi.

Sulla base delle osservazioni IUCN, le specie oggi maggiormente a rischio sono: l’anguilla (secondo l’IUCN "IN PERICOLO CRITICO - CR"), la cernia ( secondo l’IUCN "IN PERICOLO - EN"), il nasello o merluzzo (secondo l’IUCN "QUASI MINACCIATO - NT"), l’ombrina boccadoro (secondo l’IUCN "IN PERICOLO CRITICO - CR"), il palombo (secondo l’IUCN "IN PERICOLO - EN"), il pesce spada (secondo l’IUCN "QUASI MINACCIATO - NT"), il rombo chiodato (secondo l’IUCN "IN PERICOLO - EN"), lo sgombro (secondo l’IUCN "VULNERABILE - VU"), il tonno rosso (secondo l’IUCN "QUASI MINACCIATO - NT").

Tra le suddette specie, quelle maggiormente a rischio sono l’anguilla, la cernia, l’ombrina boccadoro, il palombo e il rombo chiodato. Molte di queste specie sono ancora molto diffuse in commercio, nonostante il loro rischio estinzione.

Per quanto assurdo possa sembrare, anche le nostre scelte di consumo, nel loro piccolo, possono influire sulla loro sopravvivenza. Evitare di acquistare queste specie significa fare scelte di consumo responsabili e sostenibili.

Scopri le specie ittiche maggiormente a rischio estinzione:

Anguilla | Cernia | Ombrina Boccadoro | Palombo | Rombo chiodato

Scopri di più sul sito Hello Fish: Guida al consumo