La leggenda narra che fu fondata da Enea. Da qui si può partire per andare in bicicletta a scoprire i casoni dei pescatori e le valli circostanti pedalando sul bordo dell'acqua, dove la molluschicoltura offre i suoi generosi frutti tra ostriche, cozze e vongole veraci.
Un borgo incantevole che racconta tutta Venezia in miniatura e poi ecco il Lido, famosissimo approdo delle star del Cinema. E ancora le innumerevoli piccole isole, nei cui flutti nuotano numerose orate e seppie, dove si scorgono inaspettati orti, eremi e fortilizi.
L’isola della Giudecca fu chiamata anche Spina Longa” per la sua forma a spina di pesce. Bonificata tardivamente, divenne per lunghi tratti luogo degradato e malfamato, ma recentemente rivalorizzato e divenuto attrazione imperdibile.
Inutile elencarne le magnificenze: il solo nominare Venezia è un eco al bello. Se si ha la passione del mare, c’è però un immenso quartiere che va visitato, l’Arsenale e il Gran Canale e ivi si respira ancora la potenza della Serenissima.
L’isola più grande della Laguna, dopo Venezia, è famosa per l'arte della trasformazione della sabbia silicea. La sua fama secolare è dovuta anche a Colombo che, sbarcato nelle Americhe, si dice offrì alcune perle di Murano in dono ai nativi durante il primo incontro.
Burano è ancora un borgo di assoluto nitore. Da qui si possono esplorare le altre isole minori come S. Francesco del Deserto, dove si scorge il campanile del convento francescano, l’isola degli orti Sant’Erasmo, il Lazzaretto Nuovo, Madonna del Monte e Mazzorbo.
Il suo paesaggio rurale è un tuffo nel passato, quando l'incontro tra Venezia e Bisanzio diede vita agli splendidi mosaici che decorano la Laguna. In questa località, animata da una decina d'anime, pochi e intimi luoghi attirano i visitatori.
Laguna di Venezia
Sono 18 miglia marine di bello assoluto che racchiudono la culla dell’acquacoltura e della pesca veneta. La Laguna segna la distanza che c’è tra la foce del Piave e la Riviera del Brenta: un braccio di terramare, un'ecosistema di valenza assoluta a portata di vaporetto.
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I canali, le calli e le antiche palazzine rendono tipico questo borgo rinascimentale attraversato dal Canal Vena e collegato da 9 antichi ponti che richiamano l'atmosfera veneziana.
La Cattedrale fu edificata sui resti di un antico tempio di cui si hanno notizie già intorno al XI secolo, commissionata all'architetto Baldassare Longhena. Egli presentò un progetto nel quale fuse con mirabile armonia di linee due ordini architettonici: corinzio e ionico.
Una laguna all'interno del mare pare possibile solo dove l'uomo è riuscito a dare forma anche all'acqua. A Chioggia, il risultato si manifesta in quella di Lusenzo, una matrioska d'acqua dove poter ammirare le bellezze cittadine riflesse in questo pezzo di cielo.
La leggenda narra che fu fondata da Enea. Da qui si può partire per andare in bicicletta a scoprire i casoni dei pescatori e le valli circostanti pedalando sul bordo dell'acqua, dove la molluschicoltura offre i suoi generosi frutti tra ostriche, cozze e vongole veraci.
I canali, le calli e le antiche palazzine rendono tipico questo borgo rinascimentale attraversato dal Canal Vena e collegato da 9 antichi ponti che richiamano l'atmosfera veneziana.
La Cattedrale fu edificata sui resti di un antico tempio di cui si hanno notizie già intorno al XI secolo, commissionata all'architetto Baldassare Longhena. Egli presentò un progetto nel quale fuse con mirabile armonia di linee due ordini architettonici: corinzio e ionico.
Una laguna all'interno del mare pare possibile solo dove l'uomo è riuscito a dare forma anche all'acqua. A Chioggia, il risultato si manifesta in quella di Lusenzo, una matrioska d'acqua dove poter ammirare le bellezze cittadine riflesse in questo pezzo di cielo.
La leggenda narra che fu fondata da Enea. Da qui si può partire per andare in bicicletta a scoprire i casoni dei pescatori e le valli circostanti pedalando sul bordo dell'acqua, dove la molluschicoltura offre i suoi generosi frutti tra ostriche, cozze e vongole veraci.
Malamocco è uno degli insediamenti più antichi della Laguna di Venezia, risalente addirittura all'epoca romana. L'antico borgo medievale e le sue case colorate sono stretti in una striscia di terra tra la laguna e il mare tanto da apparire una "piccola Venezia".
Dal porto di Malamocco si accede centralmente alla laguna di Venezia. In tempi antichi questo era il porto della città di Padova e ancora oggi, nel porto e tra i canali di Malamocco, navigano le piccole imbarcazioni dei pescatori che solcano la laguna.
Nella Laguna superiore, nota come la spiaggia del Cavallino, s’erge suggestivo il faro di Punta Sabbioni, poggiato sull'estremo promontorio, che si allunga in questo braccio di mare per suggerire la via ai navigatori.
Un borgo incantevole che racconta tutta Venezia in miniatura e poi ecco il Lido, famosissimo approdo delle star del Cinema. E ancora le innumerevoli piccole isole, nei cui flutti nuotano numerose orate e seppie, dove si scorgono inaspettati orti, eremi e fortilizi.
Sull’isola c'è traccia del recente Ottocento, fatto di fabbriche e siti produttivi. Grazie al recupero dei vecchi edifici industriali, questo borgo è rinato favorendo lo sviluppo artistico e urbanistico dell’isola, contornato dal fascino antico di calli, ponti e canali.
Il Canale della Giudecca è uno dei principali specchi d'acqua di transito nella laguna, ma l'intera isola è attraversata da minuscoli canali solcati da piccole imbarcazioni che brulicano nella laguna e che ogni anno, in occasione della Festa del Redentore, diventano protagoniste delle celebrazioni.
Fu progettata da Andrea Palladio per volere del Doge che intendeva, tramite questo voto, sconfiggere la peste del 1576 e da allora ogni anno è il centro della Festa del Redentore. Al suo interno, tra le altre, ci sono opere del Tintoretto e di Paolo Veronese.
L’isola della Giudecca fu chiamata anche “Spina Longa” per la sua forma a spina di pesce. Bonificata tardivamente, divenne per lunghi tratti luogo degradato e malfamato, ma recentemente rivalorizzato e divenuto attrazione imperdibile.
Piazza San Marco, il Ponte di Rialto, le calli e i palazzi storici: visitare il centro storico di Venezia è un viaggio nella bellezza e nella storia di una delle più importanti repubbliche marinare attraversando canali, ponti e piazzette nascoste.
In una città formata da isole, dove le strade sono canali e l'acqua è parte stessa del tessuto urbano, la marineria non può che essere protagonista. Oltre alle tipiche gondole e ai vaporetti, la laguna è attraversata dalle barche della piccola pesca che operano nel rispetto del delicato ecosistema…
È la gloria cittadina e oggi ospita la Biennale, ma in parte è sede dalla Marina Militare e dei suoi musei. L’Arsenale è vasto, 48 ettari in tutto, si divide nelle sezioni Nord e Sud ed è raggiungibile a piedi o in vaporetto.
Ammirare la celebre Basilica veneziana è d'obbligo, ma è nelle sue fondamenta che si trova il mistero. È qui che giacquero le spoglie di Marco l'Evangelista, trafugate da due mercanti veneziani in Terra Santa, vera anima della struttura.
Inutile elencarne le magnificenze: il solo nominare Venezia è un eco al bello. Se si ha la passione del mare, c’è però un immenso quartiere che va visitato, l’Arsenale e il Gran Canale e ivi si respira ancora la potenza della Serenissima.
La località è nota perché qui si trova una delle chiese più antiche della laguna: la Basilica dei Santi Maria e Donato. Quest'ultimo è parte della triade degli sterminatori di draghi e la leggenda narra che fu lui a uccidere il rettile alato che terrorizzava la zona.
Si nomina Murano e subito si pensa all'arte di forgiare il vetro: basti pensare che la Serenissima proibiva ai maestri vetrai di lasciare la Laguna. Una visita a settembre durante l'evento "Bocca del fuoco", quando gli opifici sono aperti ai visitatori, è imperdibile.
Famosa per l'antichissima lavorazione del vetro, ma anche per l'architettura. Laboratori e botteghe del vetro accompagnano i visitatori tra i vicoli e i canali della più grande delle isole della laguna.
L’isola più grande della Laguna, dopo Venezia, è famosa per l'arte della trasformazione della sabbia silicea. La sua fama secolare è dovuta anche a Colombo che, sbarcato nelle Americhe, si dice offrì alcune perle di Murano in dono ai nativi durante il primo incontro.
Il tempo sembra qui essersi fermato, tra le case colorate e i riflessi nelle acque verdi dei canali, all'ombra del campanile storto. Così si favorisce la paziente e antica arte del tombolo con cui si realizza il pregiato merletto buranello.
Nell'isola delle case colorate e dei merletti, è frequente imbattersi nelle piccole imbarcazioni dei pescatori che, al rientro dalla pesca, mostrano il contenuto delle loro reti mentre navigano il canale e costeggiano l'isola.
Pennello e vernice hanno trasformato le case di Burano, una delle 10 città più colorate al mondo, in un'attrazione. Le sfumature vivaci delle abitazioni tingono con il loro riflesso carnevalesco il canale su cui affacciano, trasformandolo in un arcobaleno acquatico.
Burano è ancora un borgo di assoluto nitore. Da qui si possono esplorare le altre isole minori come S. Francesco del Deserto, dove si scorge il campanile del convento francescano, l’isola degli orti Sant’Erasmo, il Lazzaretto Nuovo, Madonna del Monte e Mazzorbo.
Un borgo piccolissimo e affascinante e lungo il rio principale, si costeggiano scorci che sembrano riportare al tardo impero romano. Proprio il canale è attraversato dal Ponte del Diavolo, che si pensava fosse stato costruito dal diavolo in una sola notte.
La Cattedrale nasce come simbolo del martirio delle due sante morte a Sabratha, vicino a Tripoli, w qui giacciono le loro spoglie. Le imponenti strutture raccontano di un passato in cui l'isola era popolosa e centro di vivaci attività culturali della Serenissima.
Nonostante la storia racconti che il condottiero unno si fermò ad Aquileia, alcune leggende narrano che Attila raggiunse Torcello e ivi fece costruire questo trono di pietra, ancora oggi ammirabile e avvolto dal fascino del mistero.
Il suo paesaggio rurale è un tuffo nel passato, quando l'incontro tra Venezia e Bisanzio diede vita agli splendidi mosaici che decorano la Laguna. In questa località, animata da una decina d'anime, pochi e intimi luoghi attirano i visitatori.